Tuttavia solo oggi, ad un anno di distanza, comprendo appieno quanto siano completi i nuovi esemplari (da ieri formalmente descritti da Lee et al.) e quale sia la portata delle informazioni osteologiche ed ecologiche che essi offrono.
Sotto- I due nuovi esemplari descritti da Lee et al. (a, b) che insieme al materiale olotipo consentono di ricostruire quasi totalmente lo scheletro del Taxon (c).
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