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lunedì 14 gennaio 2013

When Ceratopsian ruled!

Triceratops serratus, T.calicornis, T.flabellatus, T.eurycephalus, T.elatus sono solo alcuni nomi attribuiti ai molti fossili di Ceratopsidi rinvenuti in nord America nell'ultimo secolo.
Infatti durante la sua storia tassonomica il genere Triceratops ha vantato una fioritura di oltre quattordici specie, oggi ridotte a due universalmente ritenute valide, Triceratops horridus, la specie tipo descritta da Marsh nel 1889, e Triceratops prorsus descritta dallo stesso Marsh l'anno successivo, il quale presenta un corno nasale più prominente ed orientato in avanti verso il becco piuttosto che verso l'alto come avviene nella specie tipo (dal latino prorsus=dritto).
Le restanti dodici specie sono ormai considerate nomina dubia, ed il più delle volte erano state istituite sulla base di campioni incompleti o deformati dal tempo, come nel caso di T.brevicornis nominato a partire da un cranio avente un ridotto corno nasale che successivamente si scoprì essere spezzato, invalidando l'istituzione della specie.
Le classificazioni errate o dubbie però non sono un male debellato, anzi sono una costante della paleontologia che spesso affligge i Ceratopsidi in quanto diagnosticabili solo in relazione ad alcune caratteristiche craniche.
"Ugrosaurus " olsoni ad esempio è il nome dato da Cobabe e Fastovsky nel 1987 ad UCMP 128561, un campione frammentario proveniente dagli Stati Uniti attribuibile ad un grosso ceratopside vissuto nel tardo Cretaceo.
Il reperto, formato da parte del becco e da frammenti della parte anteriore del cranio non presenta un vero e proprio corno nasale ma una sorta di ispessimento osseo simile a quanto di osserva in un altro ceratopside simpatrico, Nedoceratops.
Secondo altri studiosi (e per quanto vale anche secondo il sottoscritto) il corno nasale risulterebbe essere scheggiato, e quindi sulla base del luogo di ritrovamento, dell'epoca del reperto e delle dimensioni dello stesso, UCMP 128561 dovrebbe essere attribuito a Triceratops horridus.
Vi è poi il caso di RTMP 2002.57.5, un altro ceratopside gigante del tardo Cretaceo vissuto 70/68 milioni di anni fa nell'attuale Alberta e battezzato nel 2007 Eotriceratops xerinsularis da Xu et al.
Dallo scheletro incompleto e disarticolato di Eotriceratops appare chiaro che l'animale era enorme, tanto che il solo cranio sfiora i tre metri, e strettamente imparentato con Triceratops.
E.xerinsularis infatti è stato descritto dai suoi scopritori come il diretto antenato di Triceratops, addirittura di dimensione maggiori di quest'ultimo.
Eppure anche in questo caso l'istituzione di tale genere e specie non risulta pienamente convincente.
I caratteri diagnostici per Eotriceratops infatti risultano:
-Ossa jugali molto pronunciate
-Alto processo premascellare che giunge a toccare le ossa nasali
-Ossa epoccipitali della gorgiera allungate ed appiattite
(La zona postcraniale non presenta alcun carattere diagnostico, come avviene per la maggior parte dei ceratopsidi).
Tali caratteristiche non escludono categoricamente l'appartenenza di RTMP 2002.57.5 a Triceratops horridus, in quanto alcuni esemplari ritenuti appartenenti a questa specie presentano ossa epoccipitali del collare appiattite e processi premascellari alti pur non quanto Eotriceratops, ma ciò potrebbe rientrare nel range di differenze intraspecifiche tipiche della specie, oppure essere indicativo dell'età avanzata degli individui come suggerito dalle dimensioni degli esemplari.
In Eotriceratops inoltre le corna sopra orbitali presentano una curvatura simile a quella diagnostica della specie tipo di Triceratops,ed il corno nasale risulta relativamente piccolo ed orientato verso l'alto, indicando una relazione più forte tra esso e T.horridus rispetto a T.prorsus.
La datazione del fossile infine è interessante, in quanto potrebbe indicare che la specie T.horridus visse per circa quattro milioni di anni, un lasso di tempo lunghissimo ma giustificato dal successo della specie, la più evoluta all'interno della famiglia dei Ceratopsidi.

Sopra-Cranio di RTMP 2002.57.5
Sotto-Triceratops horridus

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