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martedì 8 gennaio 2013

Che cos'è Argentinosaurus ?

Poche cose colpiscono l'immaginario collettivo come gli animali giganteschi, la sola idea che animali della stazza di decine di tonnellate abbiano calcato la terra ridimensiona il nostro antropocentrismo intrinseco suscitando curiosità e fantasia.
Negli anni '90 questo concetto fu ben incarnato dalla scoperta di Argentinosaurus huinculensis, diventata famosa in tutto il mondo come la scoperta dell' animale più grande mai esistito.
Tale nomea ha trasformato Argentinosaurus in un'icona pop, al punto che il web trabocca di raffigurazioni artistiche di questo dinosauro, ed in diversi musei di storia naturale sono esposti scheletri completi di Argentinosaurus.
E qui sta il problema, perché noi non disponiamo affatto di alcuno scheletro completo di questo animale, anzi i resti di Argentinosaurus, come quelli di molti altri sauropodi giganti sono molto frammentari.
In particolare di Argentinosaurus sono note la tibia, parte della colonna vertebrale e del cinto pelvico, materiale tratto dall'olotipo (Bonaparte e Coria 1993), un femore e frammenti del sacro (Carpenter 2006).
Tutte le ricostruzioni quindi si basano su questi elementi, ed eventuali "completamenti" scheletrici dovrebbero essere realizzati sulla base di inferenze filogenetiche, ossia individuando i Taxon noti più vicini ad Argentinosaurus ed usando la loro morfologia e le loro proporzioni per ricreare una copia dello scheletro (anche così facendo la ricostruzione non sarebbe attendibile al 100%).
Nel caso delle copie in vetroresina di Argentinosaurus sopracitate appare chiaro che questa operazione non è stata fatta per niente, motivo per cui gli scheletri esposti presentano diversi errori ed imprecisioni che stravolgono totalmente l'aspetto dell'animale.
In primo luogo il collo:
Esso appare orizzontale come per diplodocidae, ma Argentinosaurus è un titanosauridae, filogeneticamente più affine ai brachiosauridi, e pertanto il collo dovrebbe essere inclinato verticalmente,le costole cervicali ricadono verso il basso invece di sovrapporsi alla base del collo, come avviene nella maggior parte dei sauropodi, e le vertebre del collo risultano identiche a gruppi di tre.
Poi il torso:
Esso risulta fortemente compresso a causa del sacro ricostruito in maniera erronea e fuso con l'ileo, nonostante dai fossili originali sia possibile risalire alla forma dell'osso con un buon grado di approssimazione.
Le vertebre presentano spine neurali troppo alte, ancora simili a quelle di diplodocidae (ah se solo avessero verificato le parentele!).
E ancora le zampe:
I modelli in vetroresina possiedono piedi ipertrofici, con calcagno ed astragalo particolarmente grandi, i metatarsi sono disposti in modo quasi lineare, piuttosto che semi circolare, come accade in tutti i sauropodi che possiedono zampe colonnari in grado di sorreggere meglio il peso.
Infine la testa:
Sebbene non siano mai stati descritti crani di Argentinosaurus pare che dagli strati argentini sia emerso un grosso cranio Titanosauroide, secondo alcuni attribuibile ad Argentinosaurus huinculensis.
Esso appare relativamente più corto rispetto a quelli esposti, dotato di grossi denti a cucchiaio e con un arco nasale ridotto (altri errori ma che sorpresa...)

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