Uno dei generi più fortemente rappresentativi del Giurassico è Diplodocus, un sauropode relativamente leggero avente collo e coda lunghissimi, formati rispettivamente da 15 vertebre cervicali ed addirittura oltre 80 vertebre caudali, vissuto 150/145 milioni di anni fa in nordamericana.
A questo genere sono ascritte quattro specie, tutte provenienti dalla Morrison Formation americana.
La specie tipo è Diplodocus longus, descritta da Marsh nel 1878 e nota attraverso una serie di scheletri incompleti e due crani è relativamente poco conosciuta, ma si stima potesse raggiungere dimensioni notevoli, con una lunghezza dell'ordine dei 30 metri pur mantenendo un peso contenuto tipico della famiglia dei diplodocidi.
La specie meglio conosciuta è D.carnegii (Hatcher 1901), nota tramite scheletri quali completi, la quale presenta spine neurali alte ed inclinate posteriormente nelle vertebre caudali, oltre ad una differente morfologia e dimensione delle ossa pelviche rispetto alla specie tipo (Gilmore 1932).
Grazie alla mole di reperti associati alla specie è stato possibile ricostruire in maniera accurata lo scheletro di Diplodocus, e sulla base dei dati emersi dai fossili intuirne l'ecologia (almeno nelle sue linee generalissime).
Il range di movimento del collo dell'animale infatti era ampio lateralmente, molto ridotto verticalmente, tanto che esso non poteva essere inclinato oltre i trenta gradi, e quindi doveva essere tenuto in modo orizzontale rispetto al terreno.
La terza specie, una delle più interessanti almeno secondo il sottoscritto, è Diplodocus hayi, conosciuto tramite uno scheletro parziale rinvenuto nel Wyoming da Utterback nel 1902 e descritto da Holland solo dodici anni dopo.
Il motivo per cui questo reperto è così interessante è presto detto, D.hayi infatti presenta un mix unico di caratteristiche diplodocinae ed apatosaurinae, infatti mentre le vertebre sono molto simili a quelle delle specie conosciute, il postcraniale ( unica parte rinvenuta del cranio dell'animale) appare insolitamente simile a quella di Apatosaurus ajax, discostandosi per morfologia e proporzioni dai postcraniali attribuiti a Diplodocus.
Inoltre in base alla lunghezza ed alla sezione trasversale del femore il peso stimato di D.hayi è di quasi 15 tonnellate, nonostante l'esemplare fosse probabilmente un subadulto, suggerendo che esso fosse più massiccio delle specie precedentemente descritte (carattere che avvicina ulteriormente Diplodocus hayi ad Apatosaurus).
L'ultima specie assegnata al genere è Diplodocus hallorum , meglio noto al grande pubblico come Seismosaurus, famoso per essere uno dei dinosauri noti più lunghi, con 35 metri dal muso alla punta della coda a frusta.
Nel 2006, Lucas et al. istituirono la specie D.hallorum sulla base delle profonde somiglianze scheletriche tra l'olotipo di Seismosaurus (NMMNH P-3690)e le altre specie del genere Diplodocus.
Eppure la parentela tra questi animali potrebbe essere ancora più stretta, infatti nonostante le ossa attribuite a Seismosaurus furono rinvenute da Gillete nel New Mexico esse appaiono quasi indistinguibili da quelle attribuite alla specie tipo,Diplodocus longus, e rinvenute in Colorado.
In accordo con questo dato è probabile quindi che NMMNH P-3690 sia da riferire ad un esemplare pienamente maturo di D.longus, e che le specie riferibili al genere siano solo meno rispetto a quanto precedentemente ipotizzato.
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lunedì 28 gennaio 2013
Doppia trave
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