Continua il viaggio alla (ri)scoperta dei giganti tra i giganti, con un "nuovo" titanosauriformes di dimensioni davvero titaniche, proveniente dalla Cina, Huanghetitan.
A questo genere sono state ascritte due specie, Huanghetitan liujiaxiaensis, la specie tipo, descritta nel 2006 da You et al. sulla base di un cinto scapolare (sinistro) un sacro quasi completo, due vertebre caudali ed alcuni frammenti di costole provenienti dalla provincia di Gansu, più precisamente dal bacino del Lanzhou.
La seconda Huanghetitan ruyangensis proveniente dalla formazione Magchuan della regione di Ruyang (provincia di Henan) e descritta nel 2007 è nota sulla base di una colonna vertebrale parziale ed alcune costole immense (la più grande raggiunge i tre metri di lunghezza), le più complete attribuite ad un titanosauro gigante.
Ora nonostante la specie tipo sia già molto grande (lunghezza stimata 20/25 metri, sulla base delle dimensioni del cinto scapolare) è H.ruyangensis a conquistare la medaglia di "gigante dell'Asia" con dimensioni stimate in grado di farlo rivaleggiare con i Lognkosauri sudamericani (34 metri per 75/80 tonnellate di peso).
Tuttavia l'esemplare attribuito alla specie Huanghetitan liujiaxiaensis ad un attento esame è risultato essere un individuo immaturo (la scapola ed il coracoide infatti appaiono fusi nei sauropodi maturi, mentre nel caso del nostro Huanghetitan non è così) ed è quindi plausibile ipotizzare che anche gli esemplari maturi della specie tipo raggiungessero dimensioni da record o (come il vostro blogger è propenso a ritenere) che esista una sola specie di titani del fiume giallo, molto diffusa nell'area dell'attuale Cina durante il Cretaceo inferiore, nominabile secondo il principio di priorità Huanghetitan liujiaxiaensis (in accordo con "the paleobiology database").
Dunque, per chiarezza tassonomica, da adesso mi riferirò a Huanghetitan unicamente come genere, tralasciando la dicotomia specifica.
Esso appare come un titanosauriformes basale, collocabile ideologicamente tra Eohelopus ed Andesaurus, strettamente imparentato con i Somphospondyli (D'Emic 2013), e quindi dotato di un collo lungo, verosimilmente inclinato verticalmente, e di una coda relativamente lunga e terminante a frusta, ma sensibilmente più robusto degli altri giganti appartenenti al clade, poiché le straordinarie costole rinvenute da Lü nel 2007 ed il sacro espanso della specie tipo suggeriscono che l'animale avesse un ventre molto ampio, paragonabile a quello ipotizzato per alcuni Lognkosauri giganti (leggi Puertasaurus).
Sotto- In assoluto la migliore restaurazione di Huanghetitan presente sul web, il collo dell'animale potrebbe essere stato addirittura più lungo (sulla base del suo clade d'appartenenza) ma la ricostruzione rende giustizia alla mole del Titano del Fiume Giallo.
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