Quest'anno sono stati pubblicati due articoli interessanti riguardanti la funzionalità biomeccanica delle code dei theropodi prossimi ad Avialae, rispettivamente pubblicati da Persons et al. e Pittman et al.
Da essi risulta che mentre la morfologia delle lunghe code dei Dromaeosauridi appare progettata come uno stabilizzatore dinamico atto a spostarsi lateralmente per controbilanciare il peso dell'animale, le corte e caratteristiche code presenti in Oviraptotosauria sembrano essere strutturate per scopi diversi.
Le prezigapofisi corte e larghe unite ad un corto centra vertebrale presenti sulla coda infatti avrebbero permesso ad essa un'ampia gamma di movimenti, sia lateralmente che verticalmente.
Inoltre la morfologia caudale appare adatta all'ancoraggio di forti muscoli, utili per scuotere energicamente la coda e per irrigidire attivamente la stessa.
Tali caratteristiche, unite alla presenza di un pigostilo (struttura costituita dalla fusione delle ultime vertebre caudali che negli uccelli sostiene le penne timoniere) suggeriscono che la coda degli Oviraptorosauri fosse progettata per sostenere fronde di piume terminali facendo uso attivo dell'elevata mobilità articolare per produrre una vasta gamma di movimenti display, affini a quelli oggi utilizzati dagli uccelli durante il corteggiamento.
Sotto- Pavo cristatus e Similicaudipteryx yixianensis durante il rituale di corteggiamento.
La tavola è bellissima. Che peccato che i colori non si fossilizzino.
RispondiEliminaQuesto è vero solo in parte... http://dennonychus.blogspot.it/2013/07/dinosaurs-colour-un-mistero-svelabile.html
EliminaGrande! Non lo sapevo. Sarebbe bello avvicinarsi anche al colore di qualche grosso teropode.
RispondiElimina@Degio: Grazie per il link :-)
Elimina@Kappa: Non avevo risposto sul mio blog perchè mi sembrava un commento buttato lì senza bisogno di una risposta, ma se proprio vuoi saperlo l'unico "grosso teropode" piumato è Yutyrannus, e non mi pare che le sue tracce di piumaggio contengano fasce eumelaniniche.