Uno dei dibattiti più accesi riguardanti i dinosauri riguarda le cosiddette "Cure Parentali", ossia l'insieme di quei comportamenti attuati dagli animali al fine di accudire e proteggere la propria prole, aumentando così le possibilità di perpetuazione della specie.
Con questo post pro vero a dare un quadro generale delle possibili cure parentali atte dai dinosauri, basandomi principalmente su tre caratteri:
1) Evidenze fossili, ogni volta esse siano presenti.
2)Grado di parentela con uccelli o rettili attuali, utili per eventuali confronti etologici.
3)Mole degli animali e possibilità di iterazione con la prole.
Il nostro viaggio inizia in Mongolia, dove durante i primi anni '90 fu portato alla luce uno dei più straordinari resti di Oviraptoride, ossia il più completo (ma non l'unico) "ladro di uova" rinvenuto in posizione di cova sopra il proprio nido.
Nel caso specifico, si tratta di un esemplare di Citipati osmolskae, soprannominato "big mama" situato al di sopra di un gruppo di uova, disposte in cerchi concentrici, con le zampe allargate simmetricamente su ciascun lato del nido e gli arti anteriori, anch'essi allargati, e disposti in modo da poter coprire l'intero perimetro del nido con le grandi penne remiganti di cui erano dotati gli avambracci (display sessuale ed adattamento per la cura della prole, una "nuova" concezione dell'origine del piumaggio).
Come accennato prima, quello di Citipati non è l'unico caso di Oviraptoride rinvenuto durante la cova, in quanto questo è anche il caso di Nemegtomaia (da Fanti 2007) e probabilmente dello stesso Oviraptor, i cui primi ritrovamenti fossili erano associati a uova.
La cova, quindi per i dinosauri simili agli uccelli è una delle poche verità deducibili direttamente dai fossili, che però ci pone davanti ad un altro dilemma di più complessa risoluzione, ossia le cure parentali attuate dai dinosauri DOPO la schiusa delle uova.
Per provare a rispondere a questa domanda dobbiamo innanzitutto conoscere le capacità dei pulcini dopo la schiusa, ed anche in questo caso il cast fossile riserva delle piacevoli sorprese, in quanto conosciamo embrioni di dinosauri appartenenti a diverse superfamiglie (dai sauropodi titanosauri ai teropodi therizinosauri) e questi sembrano avere una caratteristica in comune che li separa dai pulcini degli uccelli attuali, la mancanza di inettitudine, ossia la capacità di muoversi e di provvedere a se stessi in maniera totalmente autonoma (o quasi).
È altamente improbabile quindi che essi fossero nutriti dagli adulti, come accade negli odierni nidi di molte specie di uccelli, mentre è ipotizzabile che i pulcini del Mesozoico cacciassero piccole prede in totale autonomia, senza dover "competere" con gli esemplari adulti per le risorse alimentari.
D'altro canto è possibile che le iterazioni tra genitori e prole non si estinguessero immediatamente dopo la schiusa delle uova, e che anzi molti dinosauri teropodi (inclusi alcuni di quelli incapaci di covare le uova a causa della mole) adottassero cure parentali simili a quelli attuate dai coccodrilli nei confronti dei loro piccoli, capaci come quelli dei dinosauri di badare a se stessi, ossia che si limitassero per un certo periodo a stare vicino ad essi, scoraggiando eventuali predatori con la propria presenza ed eventualmente intervenendo nel caso una possibile minaccia si avvicinasse troppo ad un giovane sotto lo sguardo vigile del genitore.
Inoltre esiste una testimonianza straordinaria di cure parentali protratte dopo la schiusa, data dal ritrovamento di un esemplare di Psittacosaurus sp.(piccolo ceratopside risalente al primo Cretaceo) sepolto insieme ai suoi 34 piccoli mentre cercava di proteggere la sua nidiata ponendosi sopra di essi in una probabile posizione di cova, e frapponendo il suo corpo tra i piccoli ed il cataclisma che li uccise.
Le cose cambiano radicalmente quando si parla delle cure parentali attuate dai grandi dinosauri erbivori, ed in particolar modo dai GRANDI dinosauri erbivori per antonomasia, i Sauropodi.
Per quanto riguarda la riproduzione di questi imponenti animali possediamo di un'istantanea del Mesozoico in Patagonia, nella località denominata Auca Mahuevo, in seguito al ritrovamento da parte di L.Chiappe nel 1997 di un terreno di nidificazione e deposizione di uova di titanosauri.
Queste uova, del diametro di 11/12 cm ed attribuite a Saltasaurus loricatus, venivano deposte in buche scavate nel terreno ad una distanza di circa un paio di metri l'una dall'altra, ed in una singola località come quella di Auca è possibile contarne a migliaia.
Questa abbondanza di uova, deposte da numerose femmine in un unico luogo di cova ricorda la strategia riproduttiva di alcuni rettili attuali, che utilizzano la forza del numero per garantire prosperità alla specie.
L'altra faccia della medaglia di tale strategia, sono le scarse cure parentali che i genitori attuano nei confronti della loro numerosissima prole, tuttavia nel caso dei sauropodi, essendo gli adulti migliaia di volte più pesanti dei nascituri ciò si sarebbe rivelato vitale per gli stessi, che avrebbero rischiato di venir calpestati dagli stessi esemplari maturi, incapaci di interagire con i giovani proprio perché infinitamente più grandi e pesanti di essi.
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mercoledì 6 marzo 2013
Cure Parentali
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