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lunedì 4 marzo 2013

Il Collo più Lungo.... Forse

In un post precedente ho parlato di Huanghetitan, un titanosauro gigante proveniente dal primo Cretaceo cinese, in grado di rivaleggiare con i titani del sud America, ed in questo post, per la gioia di tutti gli amanti del genere, intendo rincarare la dose, spezzando un'altra lancia in favore dei giganti asiatici e parlando di un altro sauropode da record proveniente  dagli affioramenti cretacei del  bacino di Lanzhou, Daxiatitan binglingi, un Euhelopodidae gigante descritto da You et.al nel 2008.
L'olotipo di Daxiatitan ,GSLTZP03-001, è estremamente ben conservato, ed i reperti sono relativamente numerosi se confrontati con quelli attribuiti ad altri sauropodi giganti, e nel caso specifico comprende ventidue vertebre (dieci cervicali, dieci dorsali e due caudali), alcuni frammenti di costole (sia cervicali che dorsali), un cinto scapolare ed un femore, morfologicamente simili alle ossa di Euhelopus, dato che ha suggerito per Daxiatitan una posizione  relativamente basale all'interno del clade Titanosauria.
Sulla base di questa somiglianza, ed essendo l'olotipo di Euhelopus un individuo non pienamente maturo sono circolate voci secondo cui Daxiatitan sarebbe stato un esemplare adulto del genere, ma questo è assai improbabile in quanto mentre la lunghezza di quest'ultimo è stimata intorno ai 27/30 metri con difficoltà un esemplare adulto di Euhelopus avrebbe potuto supera re i venti metri.
Inoltre le proporzioni di Daxiatitan differiscono in maniera significativa da quelle di Euhelopus in quanto quest'ultimo presenta lo scapolacoracoide proporzionalmente più grande, e le spalle più alte rispetto a Daxiatitan, che tuttavia possedeva un collo più allungato, e probabilmente un numero di vertebre cervicali maggiore.
Sulla base della descrizione di Daxiatitan effettuata da You et.al (2008) infatti emerge che l'animale avrebbe avuto 19 vertebre cervicali, contro le 17 presenti in Euhelopus.
E proprio questa caratteristica rende Daxiatitan binglingi un sauropode da record.
Un numero così elevato di vertebre cervicali  (già riscontrato in alcune specie di Mamenchisaurus) unito alla forma allungata delle stesse porta ad un animale dotato di un collo lungo oltre tredici metri, e quindi probabilmente al collo noto più lungo di tutto il cast fossile risalente al Cretaceo inferiore, essendo addirittura più lungo del già straordinario collo di Sauropiseidon proteles ed in grado di rivaleggiare con l'infinito collo lungo quasi quindici metri ipotizzato per Supersaurus vivianae da Taylor e Wedel.
Tuttavia, in assenza di materiale fossile più completo è altresì plausibile ipotizzare che il titano di Daxia possedesse 17 vertebre cervicali, come il suo stretto parente, e che di conseguenza potesse vantare un collo lungo "solo" dodici metri, in ogni caso rientrante nella TOP-3 dei "colli lunghi".
D'altro canto, sulla base della morfologia delle due vertebre caudali rinvenute ed in accordo con la sua posizione filogenetica è possibile ipotizzare che Daxiatitan binglingi possedesse una coda relativamente corta e priva della terminazione a frusta, simile a quella dei brachiosauridi.

Sotto- silhouette ed parti dello scheletro rinvenute di Daxiatitan (by Eofauna on Deviant Art)

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