Il Cretacico superiore ha visto l'imporsi dei Tyrannosauri come predatori dominanti in diversi ecosistemi sia nel continente nordamericano che in quello Asiatico, culminata
nell'affermazione di Tyrannosaurus rex nella Hell Creek Formation americana e di Tarbosaurus bataar nella Nemegt Formation in Mongolia (il quale forse condivideva l'habitat con un altro tyrannosauridae gigante >10m ossia Zuchengtyrannus magnus).
Tuttavia a dispetto della anatomia dei predatori all'apice delle due formazioni ( così simili che esiste un dibattito atto a considerare T.bataar come una specie asiatica di Tyrannosaurus) i due ecosistemi 70 milioni di anni fa dovevano essere molto diversi,
tanto che l'unica costante che è possibile individuare è la presenza di grandi ornitopodi in grado di superare i 12 metri di lunghezza per 5 tonnellate di peso, (edmontosaurini in America e giganteschi lambeosaurini in Asia)probabile fonte primaria di cibo per i tyrannosauri.
Per il resto infatti la fauna asiatica si presenta molto più variegata di quella nordamericana coeva, potendo vantare diversi neosauropodi, ankylosauri, pachycephalosauri, oltre che diversi teropodi quali ornithomimosauri, therizinoauri, oviraptorosauri, troodontidi e tyrannosauroidi di diverse dimensioni, ma priva tuttavia di una delle sottofamiglie più tipiche del Cretacico superiore americano, Chasmodaurinae (per quanto non sia da escludere la presenza di ceratopsidi in Asia come dimostrano alcuni rinvenimenti cinesi).
Tale biodiversità si pone probabilmente alla base delle differenze morfologiche tra Tyrannosaurus e Tarbosaurus (ricordo che il primo presenta un cranio relativamente più grande del secondo ed una considerevole espansione trasversale sia a livello rostrale che postorbitale, maggiormente riscontrabile negli esemplari pienamente maturi), che può ora essere analizzata sulla base di un paio di caratteristiche interessanti;
1) La composizione faunistica della Nemegt Formation è maggiormente assimilabile a quella del Campaniano americano più ricca di generi rispetto a quella maastrichtiana, e nella quale si riscontra anche la compresenza di due Tyrannosauridi ( vedi post precedente) esattamente come avviene nella formazione asiatica.
In genere negli ecosistemi caratterizzati da alta biodiversità gli animali sono molto specializzati (al fine di evitare di entrare in conflitto per le risorse) e ciò permette a diversi grandi predatori di convivere in areali relativamente ristretti.
D'altro canto negli ecosistemi più poveri di generi gli animali tendono a diventare più generalisti, ed i predatori calano sensibilmente di numero, così come accade nella Hell Creek Formation in cui l'unico grande carnivoro noto è Tyrannosaurus rex(il quale probabilmente occupava nicchie ecologiche diverse a diversi stadi ontogenici).
2) La presenza nel Cretacico superiore nordamericano dei grandi Chasmosaurini, e le prove dirette di predazione di questi animali da parte di T.rex portano a pensare che la presenza di questi animali sia stata una "marcia in più" nell'evoluzione cranica nei Tyrannosauridi.
Come accennato in precedenza infatti è plausibile immaginare che gli individui di Tyrannosaurus mutassero la scelta delle proprie durante l'arco della propria vita, e la maggior modificazione craniale nell'animale la si riscontra proprio durante il passaggio alla piena maturità, momento in cui, raggiunta una massa vicina alle 8 tonnellate, le prede più veloci erano ormai fuori portata.
Durante l'ultima fase della vita quindi Tyrannosaurus rex raggiungeva la mole e la morfologia cranica adatte per abbattere prede di grandi dimensione e potenzialmente fortemente bellicose come i chasmosauri più evoluti.