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lunedì 16 settembre 2013

Guerre visive: il Potere della Paleoarte

Il potere delle immagini è innegabile.

Diverse opere, durante il corso della storia hanno accompagnato i grandi cambiamenti storici, diventandone simbolo e accompagnando i grandi movimenti socioculturali.

Le immagini non le parole hanno il potere di influenzare l'opinione pubblica, di creare simboli e di abbattere o modificare i paradigmi. A tal proposito potrei portare un infinità di esempi, ma sono certo che non sia nemmeno il caso di farlo considerando quanto la nostra società sia ormai dipendente dal materiale visivo e quanto questo aspetto sia proprio SOTTO GLI OCCHI di tutti. 

Il motivo per cui ritengo sia doveroso dare risalto alla Paleoarte, quella con la P maiuscola, dunque è semplice, essa è il mezzo più rapido ED EFFICACE di divulgazione, in grado di accorciare le distanze tra paleontogia e grande pubblico.Contrariamente ad un articolo scientifico (o ad un qualsiasi fluire di parole e nozioni) l'arte è (almeno nei suoi livelli più espliciti) immediata, chiunque può coglierne vari aspetti a livello intuitivo pur difettando di conoscenze profonde riguardanti il soggetto della stessa. Un opera infatti può mettere in rilievo aspetti semi sconosciuti ma paleontologicamente rilevanti come tafonomia, inferenza filogenetica e morfologia in modo naturale, creando una composizione piacevole visivamente ed in grado di mostrare con naturalezza il risultato di anni di studio da parte di equipe paleontologiche.

Mi basta citare l'inflazionatissimo fossile dei dinosauri combattenti per farvi capire cosa intendo, ma anche in questo caso gli esempi possono essere molteplici: 

Il dormiente Mei long, il nuovo modello di caccia rapace ipotizzato per "deinonycosauria", il sempre più realistico tegumento piumato realizzato dagli artisti e le riproduzioni postate in questo blog riguardanti l'arte di ritrarre gli arti dei teropodi.

Durante il medioevo, quando oltre il 90% della popolazione era analfabeta le immagini avevano il compito di istruire i fedeli, e oggi nell'era digitale quando oltre il 90% della popolazione è alfabetizzata (purtoppo non a livello globale) le immagini restano il modo migliore per insegnare alle masse.... E questo, signore e signori, è il motivo per cui la paleoarte ha un peso.


Sotto-La meravigliosa opera di Jennifer Miller di cui consiglio il sito (www.featherdust.com).

10 commenti:

  1. Jennifer Miller? Strano, non l'ho mai sentita eppure l'opera è meravigliosa! Ha uno stile e una tecnica molto simili a quelle di Willoughby...

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  2. Non e un caso... ma postero un link :-)

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    1. Questo post (ora che l'hai scritto, intendo) è bellissimo e sono totalmente d'accordo con te! è stato proprio per lo stesso ragionamento che ho deciso di cambiare un po' il tema principale del mio blog, e di dedicarmi maggiormente alla pratica paleoartistica. La paleoarte buona è una divulgazione ora che ci penso molto migliore di un lungo, noioso articolo ricco di termini tecnici che sono in pochi a comprendere, perché è semplice da capire, è più accattivante e rimane impressa nella mente con tutte le sue implicazioni tafonomiche, filogenetiche etc...

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  3. Grazie ma non invertiamo le cose... Ciò che fa fede sono e devono essere gli articoli scientifici, l'arte è "solo" un mezzo... per quanto potente se adoperato male può sortire l'effetto opposto.

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    1. Anche questo è (purtroppo) vero... la paleoarte buona è quella che si basa il più accuratamente possibile sugli articoli scientifici e che sa andare oltre all'originale tafonomia.

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  4. Questa tavola è semplicemente meravigliosa! Notevole anche la ricostruzione dell'ambiente!
    Sono Velociraptor vero? La preda che è puntata da quello azzurro, cosa potrebbe essere?

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  5. Questa tavola è semplicemente meravigliosa! Notevole anche la ricostruzione dell'ambiente!
    Sono Velociraptor vero? La preda che è puntata da quello azzurro, cosa potrebbe essere?

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  6. Si tratta di Deinonychus, mentre la preda è un esemplare di Gobiconodon ostromi, un mammifero di 4 kg dall'aptiano nordamericano.
    Concordo riguardo la resa generale gell'ambiente, l'artista ha davvero molto talento.

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