Eccoci giunti alla terza puntata di una serie di post incentrati sul lavoro di Arbour e Currie (2013) che ha notevolmente ampliato il range di ankylosauri noti provenienti dal tardo Cretaceo nordamericano, riesumando tre nuovi generi a lungo considerati sinonimi junior di Euplocephalus.
Oggi mi occuperò nel dettaglio di Dyoplosaurus acutosquameus, originariamente istituito da Parks nel 1924, sulla base di ROM 784, comprendente un cranio frammentario, una serie completa di vertebre caudali incluso il tamil club, alcune costole, il cinto pelvico ed alcuni elementi degli arti posteriori e diversi osteodermi in situ.
L'olotipo proviene dalla Dinosaur Park Formation (Alberta), così come anche l'esemplare riferito UALVP 47273, una clava caudale parziale, ed in particolare il genere pare essere relativamente antico essendo stato rinvenuto negli strati più bassi della formazione.
Dyoplosaurus acutosquameus differisce da Euplocephalus, Anodontosaurus e Scolosaurus nell'avere costole sacrali dirette anterolateralmente, per avere unguali di forma triangolare ( in visione dorsale) e nella caratteristica morfologia della clava caudale, la quale si presenta proporzionalmente piccola e più allungata longitudinalmente di quanto non sia allargata trasversalmente.
Si differenzia inoltre da Scolosaurus cutleri nella presenza di osteodermi triangolari alla base della coda(su entrambi i lati) e nell'avere un processo postacetabolare più corto.
Infine differisce da Ankylosaurus magniventris nell'avere narici dirette anteriormente ed in mancanza di una chiglia continua tra il corno dello squamoso ed il sopraorbitale.
Sotto- Olotipo di Dyoplosaurus acutosquameus
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