Una illustrazione di L. Rey raffigurante due (giovani?) Tyrannosauridi in lotta.
Segni di brutalità intraspecifica non sono rari nei membri di tale famiglia, e si ritrovano in modo particolarmente diffuso nei generi di grandi dimensioni.
In particolare è possibile identificare sul rostro diversi esemplari i segni di morsi inflitti da altri tyrannosauri, probabile conseguenza di lotte tra individui giovani o indicatore di una sorta di gerarchia alimentare, simile all' ordine di beccata riscontrabile nei pollai.
Anche in questo ultimo caso è probabile che fossero gli individui immatur (non in età riproduttiva) a radunarsi in gruppi ed istituendo una sorta di gerarchia basata su combattimenti rituali o dimostrazioni di forza in cui gli individui sconfitti ricevevano morsi sul muso in segno di sottomissione.
Una gerarchia istituita in questo modo può sembrare bizzarra, ma comporta diversi vantaggi quando diversi esemplari condividono un areale relativamente ridotto.
Infatti terminate le dispute tra gli individui e stabilito quali siano gli esemplari "dominanti" la vita degli animali potrà trascorrere in modo relativamente tranquillo, priva di continue e sfibranti lotte intraspecifiche che allontanerebbero gli animali dallo svolgimento delle loro attività primarie.
Inoltre un sistema gerarchico di questo tipo favorirebbe gli esemplari più forti, garantendo ad essi, una volta raggiunta la maturità sessuale, di lasciare il maggior numero di discendenti.
È tuttavia improbabile pensare che questi morsi (o la maggior parte di essi) venissero inferti da/tra individui completamenti maturi, poiché le conseguenze di una tale ferita sarebbero, in molti casi, risultate fatali.
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giovedì 2 maggio 2013
Fight like... a bird!
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