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domenica 23 marzo 2014

Get ready for the new Utharaptor!

Aspettando la pubblicazione relativa alla descrizione del nuovo materiale riferito ad Utharaptor, ecco la silhouette "aggiornata" del taxon (realizzata da Scott Hartman), dalla quale sono intuibili le corrette proporzioni dell'animale...


Per la prima restaurazione in vivo accurata dello stesso taxon rimando al superbo lavoro di Emily Willoughby

giovedì 20 marzo 2014

Finalmente un Nome!

Dopo anni di allusioni e riferimenti il grande caenagnathidae del tardo Cretaceo americano spesso identificato come Chirostenotes ha finalmente un nome ed una descrizione rigorosa.
Lamanna et al. (2014) infatti sulla base dell' olotipo CM 78000 ed altri due scheletri riferiti provenienti dal Nord e dal Sud Dakota, istituiscono Anzu wyliei, gen et so nov.
Le analisi filogenetiche effettuate dagli autori riaffermano il clade caenagnathidae (in cui si inserisce il nuovo Taxon) come monofiletico, e stabiliscono che Anzu è strettamente legato a Caenagnathus, un Taxon poco conosciuto proveniente dal Campaniano nord americano.
Infine, lo straordinario grado di preservazione dei reperti potrebbe gettare (almeno parzialmente) luce sulle dinamiche ecologiche di questi animali, che secondo gli autori sarebbero potuti essere generalisti ed in grado di nutrirsi tanto di vegetazione quanto di piccoli animali.


lunedì 10 marzo 2014

Spinosaurus head re-study

Chiunque segua questo blog da tempo saprà che uno dei post più inflazionati di "Dinosauria" riguarda una ricostruzione sommaria del cranio di Spinosaurus, basata sul celeberrimo esemplare milanese e sugli elemeti craniali noti di Irritator, al termine del quale proposi una stima dello stesso di circa 150 cm.
Oggi vi propongo una ricostruzione decisamente più accurata del cranio dello stesso taxon, basata sia sul già citato esemplare milanese sia sull'unico elemento craniale noto dell' olotipo IPHG 1912, un dentale parziale.
Dopo l'eccelente post dedicato a Spinosaurus sul blog "The bite stuff" da Jaime Headden (il quale porta avanti una tesi diversa dalla mia, ma altrettanto interessante) e diverse pubblicazioni dedicate al probabile overbite del taxon in questione (presenti sia sul già citato blog "The bite stuff" sia sul blog "Theropoda di Andrea Cau) mi sono dedicata alla plausibile ricostruzione delle mandibole di Spinosaurus, focalizzando la mia attenzione sia sull'overbite che sulla possibile chiusura del morso dell'animale.
In questa operazione sono stato guidato sia dagli alveoli visibili sui fossili e sui denti ancora in situ sia sulla rosetta espansa deducibile dalla morfologia del dentale.
Come già  notato da Jaime nel suo post la correlazione tra i denti superiori e quelli inferiori appare naturale considerando sia il rostro che il dentale alla scala reale (senza modificare alcun elemento), e nello stesso modo la rosetta della mandibola inferiore "combacia" con il rostro solo se considerati come provenienti da animali di dimensioni molto simili, sottolineando il plausibile overbite del morso.
La ricostruzione scheletrica sulla quale ho sovrapposto gli elementi fossili è ad opera di Scott Hartman.

Ringrazio sia Jaime Headden che Scott Hartman per avermi dedicato il loro tempo.