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venerdì 5 aprile 2013

Le vocalizzazioni di Velociraptor e il canto dell'Usignolo

Il terzo film della saga di Jurassic Park ha lasciato a desiderare sotto molti aspetti, sia per quanto concerne l'aspetto puramente artistico-intrattenitivo, sia sotto l'aspetto (para)scientifico, rimpiazzato da un modello caricaturale degli stessi dinosauri che avevano reso famoso il marchio JP  negli anni '90.
Le più grandi vittime di questa tendenza sono stati ancora una volta i Dromaeosauridi della serie, che in pochi mesi hanno dovuto colmare un gap di milioni di anni di evoluzione apprendendo un "linguaggio fatto di vocalizzazioni complesse" simile a quello individuato e studiato nei cetacei o nei primati.
Ora mentre questa associazione arcosauro/ mammaliane sono assolutamente superflue ed ignoranti, credo che provare a comprendere il "canto" degli uccelli possa essere un utile mezzo per ampliare la nostra conoscenza dei dinosauri paraviani.
Naturalmente è impossibile conoscere con esattezza i suoni ed i richiami che i dinosauri potevano emettere, e la plausibile diversità dei versi animali del mesozoico formano ormai un concerto che si è perso nel Tempo Profondo, tuttavia gli schemi di suoni ripetuti oggi dalle diverse specie di uccelli nelle diverse circostanze possono aiutarci a comprendere alcune caratteristiche etologiche dei dinosauri rientranti nei cladi più prossimi ad Avialae.
Secondo la scienza moderna infatti, il canto degli uccelli va considerato come un linguaggio non-verbale e non articolato, rispondente a situazioni che si verificano nella sfera biotica degli animali che ne rendono possibile la decodificazione. Tali situazioni riguardano stati di pericolo, disagio, aggressività, richiesta di cibo e corteggiamento.
È noto infatti che tanto i maschi, quanto le femmine di un vastissimo numero di specie di uccelli usino i loro canti in abbinamento a danze o movimenti rituali per far fronte ai momenti più critici ed importanti della propria vita.
Non è improbabile quindi ritenere che i dinosauri paraviani utilizzassero richiami e vocalizzazioni intraspecifiche con finalità simili a quelle degli uccelli odierni, tanto più tenendo in considerazione le peculiarità comportamentali di questi animali che sono giunte fino a noi grazie ad alcuni fortuiti casi di fossilizzazione che hanno congelato madri Oviraptorosauriae in posizione di cova sui nidi e Velociraptor che combattono in maniera simile agli odierni passeriformi.

2 commenti:

  1. Ma sono riusciti a riprodure la cassa di risonanza del Velociraptor? o è l'ennesima bufala di JP?

    Riccardo

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  2. Quella è finzione cinematografica... il mio post voleva essere una riflessione un po più profonda riguardo al fatto di non immaginare al Mesozoico come un mondo muto e riguardo alla complessità del "linguaggio" degli uccelli, che potrebbe trovare le sue origini come altre caratteristiche morfologiche ed etologiche proprio nel Mesozoico.

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