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venerdì 7 giugno 2013

Questione di peso

Questo è un post che parte da lontano, riportandoci al tempo in cui le fotografie erano in bianco e nero, Giraffatitan era incluso nel genere Brachiosaurus, ed il più grande scheletro del mondo troneggiava nel Museum fur Naturkunde di Berlino.
In questo periodo i dinosauri suscitavano scalpore a causa delle loro dimensioni, e uno dei grandi interrogativi della paleontologia riguardava la deambulazione ed il movimento di animali di tale stazza, essendo quasi inconcepibile come un animale della massa di 70 tonnellate (stima a lungo ritenuta valida per Brachiosaurus/Giraffatitan e riportata su libri divulgativi fino agli anni '90) potesse muoversi agevolmente sulla terraferma.
Oggi conosciamo sauropodi ancora più giganteschi di Brachiosaurus (seppure tramite reperti frammentari), e conosciamo meglio la morfologia di questi animali, dotati di sacche aeree atte ad alleggerirli, favorendo la locomozione e lo spostamento, e portandoci ad ipotizzare stime di peso ridotte quasi del 50% per questi animali, tanto che negli ultimi dieci anni le stime di peso per Giraffatitan si sono attestate intorno alle 38 tonnellate, ed i giganteschi titanosauri che durante le loro prime descrizioni sembravano poter superare le 100 tonnellate di peso oggi a stento sembrano poter raggiungere le 80.
Tali ridimensionamenti (seppur parzialmente supportati dalla presenza di sacche d'aria e dalla densità non così elevata dei sauropodi) però potrebbero essere stati troppo incisivi, e noncuranti di altri importanti aspetti della morfologia dei sauropodi.
Infatti questi animali (in particolar modo quelli rientranti nel clade  Macronaria) posseggono ampie casse toraciche, adatte a contenere cuori enormi, dell'ordine di una tonnellata, capace di pompare il sangue nel collo fino alla testa, ad oltre 10 metri di altezza, un cuore più piccolo non avrebbe potuto generare abbastanza pressione, come ipotizzato da Seymour, tuttavia è molto probabile che animali delle dimensioni dei grandi titanosauridi possedessero cuori anche più grandi, inoltre essa (la cassa toracica) si presenta più espansa che in qualsiasi altra famiglia animale, anche se scalata alle stesse dimensioni dei sauropodi.
inoltre, come fanno notare sia il paleontologo Mike Taylor che il paleoartista Nima Sassani (The Paleo King on deviant Art), è probabile che le attuali ricostruzioni degli scheletri dei sauropodi mostrino questi animali con le vertebre ricostruite in maniera eccessivamente verticale rispetto alla colonna vertebrale, mentre con ogni probabilità esse si espandevano lateralmente, portando l'animale ad avere un ventre molto largo, caratteristica tipica dei grandi animali erbivori.
Come evidenziato dallo stesso Taylor infatti paragonando i sauropodi con il più grande animale terrestre esistente (Loxodonta) quest'ultimo presenta un abbondante deposito di grasso sottocutaneo che che lo porta ad avere fianchi espansi lateralmente nonostante la cavità toracica sia relativamente ridotta.
Sulla base di tali elementi ritengo che sia più saggio non eccedere nella riduzione del peso stimabile per i sauropodi, mantenendo per Giraffatitan brancai una stima di 50 tonnellate (fortemente supportata dalla circonferenza del femore) e mantenendo plausibile un peso vicino alle 100 tonnellate per alcuni massicci titanosauridi di grandi dimensioni.

2 commenti:

  1. Non sono d'accordo. Penso che i grandi Sauropodi potessero avvicinarsi a pesi notevoli, ma che nessuno di quelli noti da resti accettabili (quindi ignoro Amphicoelias e compagnia bella) raggiunga le 50 (Brachiosauridi) e le 100 (Titanosauridi) tonnellate. I metodi con cui si stima il peso dei dinosauri oggi è molto più preciso di quello del secolo scorso.

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  2. Naturalmente progredendo tecnologicamente le stime "matematiche" diventano sempre più precise (le scansioni laser sono più precise delle equazioni basate su lunghezza/larghezza femore che sono a loro volta più attendibili delle stime estrapolate dai modelli in scala), tuttavia un sauropode ricostruito con le costole poste quasi perpendicolarmente alla colonna vertebrale apparirebbe molto più "magro" e leggero di quanto l'animale non fosse in vita, e se a ciò si aggiunge uno strato di grasso sottocutaneo.... be hai letto il post.

    PS- Io so che ultimamente Brachiosaurus tende a restare fuori dalle classifiche inerenti ai sauropodi giganti, ma ciò avviene più per ignoranza che per altro, non sarà il più questo o il più quello (ormai avrai intuito il mio parere riguardo tali affermazioni) ma resta davvero un animale enorme (anche dell'ordine delle 50 t)

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