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venerdì 22 marzo 2013

Osteologically Neutral Pose

Esistono teorie che lasciano il segno, divenendo capaci di imporsi sull'iconografia artistica, innalzandosi quasi a verità assolute.
Questo post (preambolo di uno futuro e più strettamente personale riguardo la postura del collo dei sauropodi) sarà incentrato proprio su di una di esse, ossia la teoria dell' "Osteoligically Neutrale Pose" (d'ora in poi ONP), che nella sua versione più inclusiva ha condannato tutti i sauropodi ad una vita passata tenendo il collo in posizione perpendicolare al terreno.
La teoria dell' ONP fu formulata nel 1999 da Stevens e Parrish, e prevedeva che, articolando il cranio e le vertebre cervicali in modo tale che le zigapofisi si sovrapponessero, si sarebbe giunti alla posizione "standard" in cui l'animale in vita avrebbe tenuto il collo durante la maggioranza del suo tempo.
Sulla base di queste informazioni furono plasmati i celeberrimi "Diplodocus" della serie BBC "Walking with Dinosaur", inauguratori (o quasi) dell'era dei diplodocidi dotati di un collo mantenuto obbligatoriamente in posizione orizzontale, ma non è finita qui...
Nel 2005 gli stessi autori riproposero la medesima teoria, allargandola questa volta a tutte le sottofamiglie di Sauropodomorpha, portando alla nascita di alcune mistificazioni.
Come ho già trattato in precedenza infatti esiste (almeno) un gruppo di sauropodi che sembra essere appositamente costruito per mantenere eretto il collo, sollevando la testa spesso oltre i 10 metri di altezza, e -come il lettore attento/assiduo- avrà già sicuramente intuito mi riferisco proprio a Macronaria, una sottofamiglia di giganti che ha dominato il mondo dal tardo Giurassico alla fine del regno dei dinosauri.
Ora qualcuno potrebbe provare a smentirmi, affermando che non esistono molte illustrazioni di Brachiosauridi dotati di un collo inclinato orizzontalmente, e questo è in linea di massima vero, ma non è possibile affermare altrettanto per i titanosauridi.
Anzi, pare che la teoria ONP (2005) sia stata alla base della "trasformazione" che ha snaturato giganti come Argentinosaurus, mutandoli nelle "versioni massicce" dei diplodocidi visti in "Walking with dinosaur", in contrapposizione totale alla più stretta parentela che li lega ai Brachiosauridi, sempre apparsi in televisione nella loro eretta maestosità.
Ora, studi più recenti e basati sulla morfologia degli animali moderni (Taylor et al. (2009)e per ora non aggiungo niente) hanno confermato come la NOP non sia un buon parametro oggettivo per stabilire come gli animali orientassero il collo in vita, declassandola da verità acquisita a teoria superata, e permettendo ai sauropodi di rialzare la testa (Si, anche ai Diplodocidi, e forse fin troppo...).

Sotto- Una rappresentazione in scala dei "Sauropodi più grandi del mondo" in cui tutti i candidati sono ricostruiti secondo la teoria NOP, e la tanto straordinaria quanto ingiustificata metamorfosi subita da Argentinosaurus dopo Stevens e Parrish (2005).

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