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domenica 18 agosto 2013

Pachyrhinosaurus ontogeny

Il genere Pachyrhinosaurus (al quale sono ascritte 3 specie, P.canadensis, P.lakustai e P.perotorum) si appresta a vivere il suo periodo d'oro, grazie all'imminente distribuzione della pellicola "Walking with Dinosaurs 3D" di cui sarà protagonista, tuttavia sul fronte paleontologico  Fiorillo et al.(2013) battono sul tempo la grande distribuzione, descrivendo in questa calda estate DMNH 21460, un campione immaturo di Pachyrinosaurus perotorum, proveniente dalla Kikak-Tegoseak Quarry (Alaska), che presenta alcune caratteristiche inattese.
Per lungo tempo infatti tutte le conoscenze a nostra disposizione riguardo l'ontogenesi di questi bizzarri ceratopsidi sono pervenute da reperti raccolti nelle bone bed di una seconda specie, P.lakustai, i quali essendo attribuibili ad individui a diversi stadi ontogenici suggerivano una crescita della derivata struttura nasale quasi isometrica fino al raggiungimento dei 2/3 delle dimensioni adulte (Currie et al.).
Il nuovo campione rinvenuto in Alaska invece suggerisce un'ontogenesi cranio-facciale diversa per la specie P.perotorum o, come indicato dagli autori come alternativa più probabile, uno sviluppo meno lineare di quanto fino ad ora ipotizzato per l'intero genere.
DMNH 21460,composto da entrambi i nasali (destro e sinistro) fusi a formare una singola unità funzionale costituenti la parte posteriore della struttura nasale, infatti presenta un'anatomia unica, indicante la presenza di un ulteriore morfologia ontogenica approssimativamente indicata dagli autori come intermedia tra l'età giovanile e quella adulta,durante la quale le due ossa del nasale apparivano completamente fuse l'una con l'altra supportando un incipiente struttura nasale.
Come suggerito da un recente studio di Hieronymus et al. (Il quale ha analizzato la morfologia delle ossa cranio-facciali di diversi centrosaurini confrontandola poi con quella di diversi animali viventi dotati di corna) è plausibile che la struttura nasale e gli ispessimenti sopra orbitali fossero ricoperti in vita da una guaina cornea simile a quella riscontrabile negli odierni bufali, che avrebbero favorito gli animali durante i comportamenti agonistici intraspecifici basati su di un sistema di spinte testa contro testa.

NdR- il già citato studio del 2009 firmato Farke et al.non aveva individuato tracce evidenti di combattimento intraspecifico all'interno di centrosaurinae, tuttavia i dati raccolti su Pachyrhinosaurus sembrano indicare il contrario, dato lo status fortemente derivato di questi animali è POSSIBILE ipotizzare una maggiore bellicosità in questo genere ( tipico dei Ceratopsidi chasmosaurini) rispetto ai centrosauri più basali.

2 commenti:

  1. In pratica i pachyrhinosauri erano centrosaurini derivati etologicamente convergenti con i pachycephalosauri. Questo spiegherebbe la mancanza di corna epinasali prominenti sostituite da un ispessimento.

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  2. L'unita funzionale ispessita è fortemente derivata certo, etologicamente credo sia più plausibile immaginare sfide di forza basate su spinte piuttosto che su vere e proprie "cozzate", inoltre come ipotizzato nel post scrittum credo che il genere fosse relativamente bellicoso, e ciò potrebbe aver favorito lo sviluppo di varie specie (almeno 3) all'interno dello stesso.

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