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sabato 13 luglio 2013

Paleodieta

Mallon e Anderson (2013) pubblicano un interessante articolo riguardante il partizionamento delle nicchie ecologiche all'interno della Dinosauri Park Formation (Campaniano, Alberta), soffermandosi sulla dieta dei grandi erbivori della formazione.
Gli autori, applicando metodi morfometrici classici ai crani di diversi generi di tre grandi famiglie di megaerbivori, Ankylosauria, Ceratopsidae e Hadrosauridae, giungono ad interessanti conclusioni riguardo la plausibile ecologia degli animali.
Infatti mentre non emergono prove di partizione alimentare all'interno delle stesse sottofamiglie (motivo per cui probabilmente le sovrapposizioni di taxa di un'unica sottofamiglia in un soli strato sono relativamente rare), i dati della ricerca mostrano come sia possibile individuare ecologie diverse per gli animali delle diverse famiglie, sia come all'interno delle stesse esistano ripartizioni alimentari, probabile chiave della diffusione e del successo dei taxa.
In particolare l'ecomorfologia suggerisce che gli Ankilosauridi possedessero un morso debole, e che fossero idonei a mangiare piante basse relativamente tenere, lasciando gli arbusti più coriacei agli esponenti della loro sister-family Nodosauridae, dotati di un morso più forte e di conseguenti strutture craniali atte a dissiparne lo stress.
Situazione analoga la ritroviamo anche all'interno di Ceratopsidae, dove a fianco di una maggiore forza del morso (dovuta alla generale morfologia del cranio) gli esponenti della sottofamiglia Centrosaurinae appaiono meglio adattati ad una dieta composta principalmente da vegetazione coriacea a causa della maggiore altezza relativa del cranio rispetto a Chasmosaurinae, seppur entrambe le sottofamiglie appaiono adattate a foraggiare dal luvello del terreno fino ad oltre un metro d'altezza, ben oltre il limite individuato per Ankilosauria, i cui esponenti erano costretti a nutrirsi vicino al suolo.
Per quanto riguarda Hadrosauridae la morfologia cranica suggerisce vantaggi mandibolari meccanici simili a quelli riscontrati in Ceratopsidae, tuttavia la dimensione totale del cranio dei "becchi d'anatra" suggerisce una forza del morso minore rispetto a questi ultimi.
Inoltre entrambe le sottofamiglie, Hadrosaurinae e Lambeosaurinae si presentano capaci di brucare fino a quattro metri di altezza, ben oltre la portata di qualsiasi esponente delle famiglie sopradescritte.
Nonostante non emergano prove che una delle due sottofamiglie fosse meglio attrezzata rispetto ad un altra per nutrirsi diversi metri sopra il livello del suolo pare che gli Hadrisaurinae fossero meglio adattati a nutrirsi di vegetazione coriacea.

2 commenti:

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