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lunedì 25 febbraio 2013

Lucertole Cornute

Scott Hartman è sicuramente uno dei migliori paleoartisti in circolazione, e le sue ricostruzioni scheletriche ad alta fedeltà sono assolutamente pregevoli.
In una delle sue illustrazioni (''Ceratosaurus wasn't a wuss'' by Shartman on Deviant Art) l'artista rappresenta tre diverse fasi ontogeniche di Ceratosaurus nasicornis, assumendo l'olotipo di C.nasicornis come forma giovanile, e rappresentando come esemplare completamente maturo UMNH VP 5278, ossia l'olotipo di Ceratosaurus dentisulcatus, in accordo con la sinomia proposta da Carrano e Sampson (2008) e ribadita da Carrano et al. (2012) secondo cui le specie C.magnicornis e C.dentisulcatus provenienti (come la specie tipo) dal Giurassico nordamericano sarebbero da considerarsi appunto sinonimi di Ceratosaurus nasicornis.
Come sottolineato dallo stesso artista la scelta è ricaduta su questo esemplare (noto alla scienza sin dagli anni '70) sia per le sue dimensioni straordinarie (la tibia misura 594mm contro i 554 dell'olotipo) sia per il maggior grado di ossificazione presente nell'esemplare che indicherebbe la completa maturità dell'animale al momento della morte.
In base agli elementi fin qui citati l'illustrazione di Hartman sarebbe totalmente attendibile, o perlomeno una ragionevole interpretazione delle informazioni a noi pervenute, ma la realtà come spesso accade non è cosi lineare, ed esistono diversi altri dati che potrebbero mettere in crisi l'idea del paleoartista  e minare la sino mia proposta da Carrano et al.
Nel 2000 infatti quando Madsen e Welles descrissero le specie C.magnicornis e C.dentisulcatus stilarono una lista comprendente diversi caratteri diagnostici per esse che le separerebbero dalla specie tipo; ma andiamo con ordine:
1)Ceratosaurus magnicornis- proveniente dal Colorado (come la specie tipo) MWC 1, olotipo di C.magnicornis, è uno scheletro parziale attribuibile ad un esemplare subadulto della lunghezza di circa 5,6 metri, dotato di un corno nasale più basso ed espanso rispetto a quello di C.nasicornis (nonostante le molte ricostruzioni che lo ritraggono provvisto di un grosso corno) ma non solo, esso infatti presenta:
1-cranio più lungo e basso
2-margine anteriore del premascellare più dritto
3-il mascellare è più lungo (412 vs 360mm), e presenta il margine anteriore quasi verticale ed il bordo ventrale convesso
4-i denti sono più lunghi e più robusti
5-il lacrimale si presenta più massiccio
6-ispessimenti ossei rugosi sopra orbitali più marcati
7-osso quadrato concavo posteriormente in misura maggiore
8-quadrato jugale più massiccio ventralmente
9-spine neurali delle vertebre dorsali più alte (mediamente 140 vs 120 mm)
10-nonostante l'esemplare abbia dimensioni comparabili con quelle dell'olotipo esso presenta proporzioni differenti rispetto a quest'ultimo (in particolar modo ciò riguarda le ossa degli arti posteriori).
2)Ceratosaurus dentisulcatus-Descritto come già accennato sulla base di fossili noti da lungo tempo e provenienti dallo Utah, esso è il più grande esemplare attribuito al genere Ceratosaurus con una lunghezza stimata molto vicina ai 7 metri.
Esso, secondo quanto affermato da Madsen e Welles differirebbe da C.magnicornis oltre che per dimensioni nettamente superiori anche per essere più massiccia, dotata di un processo nasale rivolto posteriormente in maniera più accentuata e con tre aperture aggiuntive nel mascellare.
D'altro canto se paragonata a C.nasicornis essa presenta:
1-premascellare più lungo con diversi forami di grandi dimensioni
2-margine posteriore del processo nasale che sale con maggiore pendenza
3-denti più massicci, fortemente curvati e scanalati
4-minor numero di denti nel dentale (11 vs 15)
5-finestra antiorbitale più ampia anteriormente
6-spine neurali assiali più alte
7-assenza di prezigapofisi e presenza di epifosi.
Sulla base di tutti questi dati quindi la mia idea PERSONALE si discosta un po' da quella di Hartman, in quanto sarei propenso ad indicare UMNH 5278 come esemplare maturo attribuibile alla specie C.magnicornis, distinguendola fino al ritrovamento di prove fossili più evidenti dalla specie tipo Ceratosaurus nasicornis.

Sotto- ricostruzione dei crani attribuiti alle tre diverse specie di Ceratosaurus nordamericane, la ricostruzione del corno nasale di C.dentisulcatus è totalmente speculativo in quanto non è mai stato rinvenuto alcun nasale attribuibile alla specie, per cui non può essere utilizzata come prova ulteriore a favore della mia idea.

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